MIOOA: Colle San Leo tra i migliori oli extra vergini
Alla prima edizione del Milan International Olive Oil Award (MIOOA), concorso ideato dalla casa editrice Olio
Mi chiamo Vincenzo Italiano e lavoro da anni nel mondo dell’industria, nel settore della geotermia.
Ho un lavoro che mi ha dato e ancora oggi continua a darmi tante soddisfazioni, ma sentivo che qualcosa mancava. Quel “qualcosa” l’avrei trovato là fuori, era un richiamo alla natura che sentivo crescere e maturare in me, una passione che m’avrebbe portato ad intraprendere una strada per me tutta nuova, con la sana incoscienza del neofita e un indescrivibile senso di libertà.
Quella passione era l’ulivo e il mondo dell’olio ad essa legato. Quegli alberi così ricchi di fascino, depositari di una tradizione millenaria legata alla nostra cultura mediterranea, erano il punto di partenza, un nuovo inizio. Quello con la terra è un rapporto d’amore, fatto di sacrifici, dedizione e cure che alla fine ti ricompensa coi suoi frutti.
Un tempo non amavo l’olio d’oliva, in fondo non lo conoscevo ancora.
L’olio “buono”, dalle mie parti, era quello dei piccoli produttori, quello dell’amico, del parente che ti riforniva per l’intera stagione.
In realtà nel tempo avrei imparato che quell’olio grossolanamente chiamato “buono”, era un prodotto qualitativamente inferiore. Era un approccio amatoriale e solo dopo anni di ricerche, di prove e tentativi non sempre soddisfacenti, avrei scoperto che dietro quel verde fluido c’era un mondo fatto di competenze straordinarie e strumenti che m’avrebbero portato a concepire la mia idea di eccellenza.
Ho sempre avuto un’idea molto chiara dell’olio che avrei voluto ottenere, fondata sul rispetto della natura. La natura va amata, compresa, mai violentata e non ci è dato possederla e plasmarla alle nostre esigenze.
Sfidando chi sosteneva che con la terra e con le olive non avrei trovato la mia “fortuna”, ho creato la mia eccellenza.
Così è nata “l’essenza di Colle San Leo”.
“L’essenza” è il frutto della mia visione, della mia filosofia che diventa olio. È un richiamo aristotelico legato alla sostanza primigenia, alla materia prima, l’oliva, da cui tutto deriva. Le olive utilizzate non subiscono alcuna trasformazione, raccolte e spremute utilizzando ogni possibile accortezza diventano un olio di straordinaria qualità.
La Sicilia, proprio in quanto isola, ha saputo proteggere meglio di altre regioni il proprio germoplasma olivicolo, preservandone tutta la biodiversità. Ne abbiamo una percezione netta all’assaggio. Il gusto, leggermente dolce all’inizio, diventa amaro e piccante con equilibrio, rilasciando al palato sapori di mandorla amara, noce verde e cicoria.
All’olfatto si percepiscono i sentori del pomodoro verde, foglie verdi e cicoria.
Settembre è la nuova stagione.
Si torna dal mare, dalle tanto agognate vacanze estive e riparte la ritualità di sempre. La sveglia torna a suonare di buon mattino, le città si ripopolano di vita e dalle campagne è tutto un fermento perché è il tempo della raccolta.
Gli uliveti a settembre si presentano carichi di verdi olive pronte a lasciare il ramo che le ha coccolate e l’albero che le ha nutrite durante l’anno.
In genere il periodo di raccolta va da ottobre e in alcuni casi fino a dicembre. Da noi avviene a settembre quando l’oliva è ancora acerba, meno matura.
Una raccolta precoce viene spesso considerata nefasta perchè si perde in resa, quantitativamente parlando, ma d’altro canto la resa è migliore in termini di qualità.
La raccolta avviene rigorosamente a mano per preservare l’integrità e la genuinità del frutto.
Le olive vengono raccolte direttamente dai rami per evitare che cadendo a terra presentino ammaccature.
La nostra azienda conta oggi di circa 35 ettari di uliveto in cui convivono 1500 ulivi secolari misti di moresca, biancolilla, nocella del Belice e tonda iblea.
Abbiamo inoltre impiantato 6000 giovani ulivi selezionati per singola cultivar di Nocellara del Belice, Moresca, Biancolilla e tonda iblea.
L’Essenza Blend IGP SICILIA è un pregiato blend, composto da Moresca, Tonda lblea, Biancolilla e Nocellara del Belice.
Panel Test: Olio equilibrato caratterizzato dal fruttato verde medio. Olive verdi.
All’olfatto si percepisce una sensazione di pomodoro verde, foglie verdi e cicoria.
Al gusto si presenta leggermente dolce all’inizio e poi amaro e piccante con una media intensità. Caratterizzato da un sapore di mandorla amara, noce verde e cicoria. Pulito, fluido.
Assenza di difetti.
Impiego: sulla carne ma anche sul pesce alla griglia, sulle zuppe di legumi e le insalate, sulle bruschette, a crudo sui vegetali e gli ortaggi grigliati.
Packaging: bottiglia in vetro, orcio in ceramica
Monovarietale
100% Nocellara del Belice.
Panel Test: Olio fruttato di intensità medio alta.
All’olfatto si percepisce un intenso profumo di basilico, erbe appena tagliate e pomodori verdi.
Al palato si presenta amaro e piccante persistente, in equilibrio con il fruttato.
Impiego: perfetto su carni rosse, selvaggina, formaggi freschi e caprini.
Packaging: bottiglia in vetro, orcio in ceramica
Monovarietale
100% Tonda lblea
Panel test: olio fruttato di intensità alta; corposo ed intenso.
All’olfatto si percepiscono note di pomodoro e foglie verdi, mentre al gusto si avvertono note di mandorla amara, noce verde, erbe aromatiche e carciofo.
lmpiego: su carne e pesce alla griglia, a crudo su ortaggi, legumi, e verdure grigliate.
Packaging: bottiglia in vetro, orcio in ceramica
Nel nostro logo è contenuta “l’essenza” di Colle San Leo. Nel tratteggio che simboleggia un colle, la terra è racchiusa la nostra identità.
L’idea alla base del logo richiama alla mente la filosofia del tangram, un antico rompicapo cinese, la cui storia vale la pena raccontare.
La leggenda narra che un giorno in una remota regione della Cina, un giovane, bramoso di conoscere il mondo, si recò da un saggio per chiedere come fare.
Il saggio consegnò al giovane un paio di scarpe, una tavoletta di ceramica e un pennello.
Con le scarpe avrebbe camminato per il mondo e con la tavoletta e il pennello avrebbe disegnato il mondo.
Un giorno, chiedendosi come avrebbe fatto a rappresentare tutto il mondo che avrebbe visto su quella tavoletta così piccola, inciampò su un sasso e ruppe la tavoletta.
Preso dalla foga di incollare i pezzi per ricreare il quadrato, si accorse che venivano fuori strane forme: una volta un drago, un’altra una casa.
Provò e riprovò tutta la notte, ottenendo sempre nuove figure. Poi stanco si mise a riposare e in sogno gli apparve il saggio. Gli ricordò che le cose del mondo che invano aveva cercato viaggiando, non stavano là fuori, ma andavano cercate dentro e lui le aveva trovate stando seduto, giocando con la tavoletta rotta. Cercare il mondo è prima di tutto cercare dentro sé stessi, questa fu la lezione che il giovane trasse dal saggio, e questa è la lezione che è arrivata a noi.
Cercare dentro se stessi per cogliere l’essenza della vita ci ha portato all’incontro miracoloso con il mondo dell’olio per scoprire che la nostra “essenza” stava lì, dentro quel piccolo frutto verde, e andava solo raccolta.
Alla prima edizione del Milan International Olive Oil Award (MIOOA), concorso ideato dalla casa editrice Olio
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